XVIII Legislatura – Tornata del 27 febbraio 1894
alla promozione degli ufficiali di riserva. Non fa mestieri, io credo, di assicurare l'onorevole Mel del pregio nel quale io tengo codesti ufficiali
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Con queste raccomandazioni e con queste preghiere, che io so di affidare ad un distinto generale, geloso del prestigio dell'Esercito e dei diritti
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Io sono lieto di assicurare l'onorevole Mel che queste sono le mie intenzioni. Però a lui è sfuggito che anche in questi ultimi giorni io ho
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sentimenti di affetto e di stima che io ho, anzi che egli ed io abbiamo comuni, verso questi benemeriti ufficiali.
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Mocenni ministro della guerra. Io non so in vero con precisione a quali danni voglia alludere particolarmente l'onorevole Fusco; e se non mi
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Si assicuri dunque l'onorevole Mel che io terrò conto dei suoi desiderii e dei suoi consigli.
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Stia pur certo l'onorevole Mel che io farò tesoro dei suoi consigli perchè riguardano valorosi ed intelligenti ufficiali, ai quali noi dobbiamo
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Io sono lieto di assicurare l'onorevole Fusco che il proprietario, che ho il piacere di conoscere personalmente, dopo che ebbe parlato con me
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cui interesse ho parlato ed ai quali io, che ho passato quasi tutta la mia vita in mezzo a loro, mando un affettuoso saluto insieme con l'esortazione
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In quanto ad impedire qualche leggero danno in modo assoluto, io non posso accettare questa preghiera perchè equivarrebbe a dire io non voglio che le
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Io adunque ringrazio il ministro delle sue spiegazioni, e lo prego di tener presenti le mie raccomandazioni, perchè le esercitazioni abbiano luogo
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Io non posso in questo momento descrivervi l'entusiasmo che suscitò un tale telegramma. Basti dire che esso riuscì a far cessare, come per incanto
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Diranno, mi perdoni la Camera se io parlo francamente, diranno che si abusa della loro buona fede e che i provvedimenti economici promessi dal
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Per queste ragioni adunque, io sono costretto a pregare l'onorevole interpellante di contentarsi di queste mie dichiarazioni. Però, intendiamoci bene
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Io quindi non posso dichiararmi sodisfatto delle risposte dell'onorevole ministro dei lavori pubblici, e mi riservo di presentare una speciale
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In molti dei suoi giudizi io convengo, e per questi è inutile che io ripeta quello che egli ha già detto benissimo. Da alcuni dei suoi giudizi, e per
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Io sono certo di interpretare i sentimenti di tutta la Camera esprimendo un voto di rammarico per la perdita dell'illustre generale.
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Di San Giuliano. Poichè l'onorevole Colajanni ha cominciato ad aprire la serie delle interruzioni, preparate, o no, dichiaro fin d'ora che io non
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Di San Giuliano. Stia sicuro, onorevole Colajanni, che io sono molto imparziale.
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Ora, noi dobbiamo cominciare dal fare una distinzione, che io riassumerò brevemente perchè l'ha già fatta nel suo discorso il mio amico La Vaccara.
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In generale io credo che, nella maggior parte dei casi, da me conosciuti, questa classe non tratti bene i contadini.
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Ma è vero, come dicono alcuni, che i contadini siciliani siano oggetto di un sistematico sfruttamento? Anche qui io sarò molto imparziale.
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Ora, io, francamente, sento il dovere di
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più volte e cortesemente il mio libro sulla Sicilia (di che lo ringrazio), ha riferito un mio giudizio che io confermo pienamente; il giudizio cioè
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Ora, o signori, io credo che noi dobbiamo esser grati al Governo di avere, con pronti ed energici provvedimenti, impedito l'estendersi della
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Citerò alcuni esempi. Io sono il primo a non approvare il modo come fu regolato il disarmo, il quale avrebbe dovuto essere ordinato in guisa, da
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Io ho già detto che sarebbe inopportuno togliere lo stato d'assedio prima che qualche cosa si sia fatta per allontanare le cause del pericolo.
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Di San Giuliano. Io non so se i patti imposti dai Fasci di Corleone fossero equi o no, perchè non conosco abbastanza le condizioni di quei luoghi.
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Un'altro dei voti dell'adunanza della sala Ragona è stata l'assoluta libertà dei contratti agrari. Qui entriamo in una grave questione, ed io non la
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Inoltre, in molti comuni siciliani, almeno in quasi tutti quelli che io conosco, l'accanimento dei partiti locali, sia personali, sia di classe, è
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Crispi presidente del Consiglio. Vi sono io per tutti.
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Di San Giuliano. Ed io me ne contento perchè confesso che ho molta più fiducia in Lei che nei suoi colleghi.
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Permettete almeno che io ne faccia questa coscenziosa e sincera interpretazione.
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Infatti, io non intendo, e non ho inteso di generalizzare, parlando delle cose siciliane e scrivendone; ma nei luoghi, pur troppo non numerosi, dove
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Io mentirei a me stesso, se dicessi che un qualche atto forte del Governo non fosse necessario, in quel momento.
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Io arrivai a Palermo la mattina del 4 gennaio, e, nell'ora stessa in cui io arrivava, si affiggeva su pei muri di Palermo il decreto di stato
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Io, disgraziatamente, ho fatto, è vero, il corso di leggi, ma mi sono guardato bene dall'impelagarmi in quel labirinto di teorie, di dottrine
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Crispi presidente del Consiglio. No, non ho organi io!
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Comandini. Non io. Quando l'opinione pubblica crede che un giornale sia organo di un uomo politico, è lo stesso che lo sia.
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Infatti, sebbene in politica i precedenti non valgano gran cosa, io non so trovare dal 1866 in qua, (chiuso il periodo eroico ed entrati nel periodo
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Quando l'azione del Governo vuol essere efficace, ed io la voglio efficace; quando questa azione vuol essere severa, ed io la voglio severa, deve
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Ma non crediate che io dicendo, forse, sì possa voler dire che tutto quello che avete fatto in Sicilia è buono. Io non credo che ciò che avete fatto
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Io parlo, mi pare, più che da conservatore.
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Vedete che qua io ho portato nelle mie osservazioni più elementi, dirò così, siciliani, che non elementi soggettivi miei…
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Comandini. Non so se sia Basile; ma la bandiera agricola, tecnica che sta sulla copertina dell'opuscolo giustifica pienamente il valore che io do
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Vedete che io mi sono confortato di autorità non sospette.
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Io li voglio sottoposti alla giurisdizione ordinaria, li voglio soggetti al corso normale della giustizia, all'impero della legge comune.
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Il prestigio delle leggi liberali e dell'ordine io li ho difesi in momenti anche gravi nel mio collegio prima che io ne raccogliessi la fiducia; li
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Un tentativo di questo genere sarebbe una offesa per le Provincie siciliane, ed io avrei il dovere di combatterlo.
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Onorevole Crispi, io ho sentito l'altro giorno dire, non ricordo da quale oratore, che lo stato d'assedio potrebbe produrre la rivoluzione in Italia.
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Accademia della crusca
